“Per il tuo compleanno. Tieni 30 mila lire. Ma a patto che non ti compri un CD.”
E, nel tempo, i desideri di tua madre entrano in te come “le cose giuste da fare”. Che vuol dire “tutto ciò che non è realmente un tuo desiderio, ma il desiderio di qualcun altro per te.”
E tu pensi però che siano desideri tuoi. No, sono desideri di tua madre, o, al massimo, di Gesù. Perché, come tutti sanno, se non fai quello che ti dice la mamma, Gesù piange.
E poi ti senti insoddisfatto e ti aspetti che il piacere te lo diano gli altri. O le altre. Cerchi di soddisfare i desideri degli altri perché così ti ameranno. Ma tua madre non sarà mai felice solo per il fatto che tu ti comporterai come vuole lei. Perché la sua felicità, come la tua, non può essere realizzata da un’altra persona diversa da se stessa.
Ed è molto più probabile che tua madre sarà felice quando sarai felice tu.
Sartre diceva “Gli altri sono l’inferno”. E invece “Gli altri sono la mamma”. Certo si potrebbe continuare con il sillogismo “La mamma è l’inferno.”
Una volta che sai questa cosa però puoi iniziare a fare un lavoro di ricerca della tua indipendenza. Del tuo vero desiderio.
Come si fa?
E che ne so?
Fatti aiutare da uno psicologo. Mica credi che su un blog puoi trovare la soluzione ai tuoi problemi.
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